AMBIENTE VS "OMOSESSUALI"? L'IMBARAZZANTE VICENDA DEL BANDO DI PORTA SANTO STEFANO
Lettera Aperta
Al direttore del quartiere Santo Stefano Chiara Perale
Alla commissaria del comune di Bologna Annamaria Cancellieri
Apprendiamo che il quartiere Santo Stefano e il comune di Bologna hanno indetto un bando per riassegnare i locali del Cassero di Porta Santo Stefano a "nuovi pubblici" più attenti alla "tutela del patrimonio pubblico", eliminando di fatto il percorso politico e culturale di quasi 15 anni dei gruppi che si occupano di tematiche di genere, antisessismo, antirazzismo e antifascismo all'interno degli stessi locali, conosciuti ormai come "Atlantide" non solo a Bologna ma in tutta Italia e anche fuori dai confini nazionali.
Il progetto di educazione alla sostenibilità NATURALDURANTE considera gravissima la decisione di estromettere di fatto le associazioni che lavorano da anni al Cassero di Porta Santo Stefano, e si sente offeso dall'utilizzo strumentale dell'educazione ambientale in questa vicenda.
La classe dirigente di Bologna, soprattutto nella gestione dei servizi e nella colpevole connivenza con le politiche di borsa di Hera, ha contribuito a rendere invivibile l'ambiente metropolitano e sempre più costosi i servizi essenziali, riducendo di fatto i beni comuni a merci qualsiasi.
Tutto ciò in linea con le peggiori politiche neoliberiste nazionali e internazionali, che ricattano sempre di più i cittadini rendendoli schiavi di chi detiene le risorse, invece di praticare le politiche di risparmio energetico, risparmio idrico e riduzione dei rifiuti che la letteratura ecologista ormai da decenni invoca (e gli enti locali virtuosi da decenni ormai praticano).
La biodiversità culturale e umana offerta da Atlantide, le ragioni e il lavoro verso l'accettazione di tutte e tutti gli esseri umani, la politica dei diritti opposta a quella della mercificazione liberista delle esistenze e all'intolleranza omofoba e xenofoba ormai imperanti nel nostro paese, sono i punti di partenza per ogni idea "ecologica" della politica e della vita che sia veramente tale.
Nel momento in cui avviene la scandalosa vicenda della richiesta di aumento delle tariffe dell'acqua del 10% da parte di Hera perchè i cittadini bolognesi, cioè noi, abbiamo consumato di meno, cioè siamo stati virtuosi;
nel momento in cui il mondo è minacciato dall'incubo nucleare e dalle conseguenze delle rivolte sociali;
nel momento in cui, come si è appreso da organi di stampa nazionali, sono emersi presunti legami tra Hera e la camorra per la gestione dei rifiuti, a partire dalla vicenda Hera-Cosentino;
il comune di Bologna, invece di cambiare rotta e ascoltare veramente le realtà culturali e sociali che si occupano da decenni di sostenibilità, indìce un bando evidentemente finalizzato a rifarsi il trucco di una faccia ormai disfatta e favorire i soliti vassalli pseudoambientalisti il cui lavoro non migliora di una virgola lo stato di salute fisica e mentale di questa città.
Cosa dovrebbe fare un'associazione ambientalista nell'angolo più trafficato della città? Uno sgabuzzino degli attrezzi magari, utile una volta finite le solite attività domenicali di intrattenimento ambientale che si svolgono nei Giardini Margherita?
Ancora più imbarazzante è il tentativo di giustificare questa decisione da "ultimo minuto" con il motivo di voler rivolgere a "nuovi pubblici" la destinazione d'uso dei locali di Porta Santo Stefano. Siete così sicuri che chi si occupi di diritti civili LBGT e violenza contro le donne (le associazioni di Atlantide) siano "altri pubblici" rispetto a chi si occupa di "ambiente"?
Nella speranza di un ripensamento della decisione di sgomberare un centro culturale importante come Atlantide e nella speranza di un cambiamento di rotta della politica bolognese rispetto ai diritti delle persone, compreso quello di vivere in un ambiente sano, porgiamo cordiali saluti
Progetto Naturaldurante - Educazione alla sotenibilità
www.naturaldurante.it
info@naturaldurante.it
Nessun commento:
Posta un commento